TeX e LaTeX

Regole tipografiche dell'italiano

Riassunto dell'articolo "Norme tipografiche per l'italiano in LaTeX" dal primo numero di ArsTeXnica.

Gli accenti e l'apostrofo

Accento tonico: segnala su che sillaba "cade il tono di voce". Distingue àmbito da ambìto e così via.
Accento fonico: distingue una vocale aperta da una chiusa (in italiano hanno due possibili pronunce sola la "e" e la "o"). Esempi: è, È, perché, bòtte, bótte, pèsca, pésca, ecc...
Accento circonflesso: esprime una doppia i, tipico di alcuni plurali. Esempio: vario - varî, odio - odî, principio - principî, ecc...

L'accento tonico è obbligatorio solo per le parole tronche e diventa fonico se queste finiscono per "e" od "o". Esempi: pietà (tonico), Corfù (tonico), però (fonico che fa anche da tonico), perché (fonico che fa anche da tonico), ... Vengono anche usati per distinguere situazioni ambigue o la prima volta che si usa un termine poco conosciuto.

L'apostrofo: è usato per segnalare la caduta di una parte della parola. Ad esempio: una altra - un'altra, un poco - un po', dai - da' (imperativo), 1968 - '68, ...

I segni di interpunzione e la spaziatura
Le virgolette
L'uso del corsivo

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