Impianto elettrico domestico.
Lampade fluorescenti che lampeggiano

Sia le lampade fluorescenti compatte (le classiche "a basso consumo") sia quelle non compatte (dette volgarmente "al neon") lampeggiano se collegate in un modo particolare. Questo fenomeno si nota ovviamente molto bene al buio.

Queste lampade lampeggiano quando circola comunque della corrente al loro interno. Uno direbbe che una volta spento l'interruttore nessuna corrente dovrebbe circolare. Questo non è sempre vero. Qui di seguito trovate i due schemi tipici che fanno lampeggiare le lampade fluorescenti. Il primo riguarda l'uso di deviatori/invertitori

Schema elettrico di una lampada fluorescente accesa tramite due deviatori

E il secondo, l'uso di interruttori con spia

Schema elettrico di una lampada fluorescente accesa tramite un interruttore dotato di spia

Nel primo caso, nonostante i due deviatori non chiudano il circuito, una certa potenza viene dissipata per gli effetti capacitivi dati dai due lunghi fili che corrono paralleli tra un deviatore e l'altro. Maggiore sarà il loro percorso e la loro vicinanza e tanto maggiore sarà la dispersione. Questa dispersione carica pian piano lo starter della lampada fino ad accenderla generando il classico lampeggiamento. Nel secondo caso la dispersione è dovuta alla luce spia posta nell'interruttore. Normalmente quando l'interruttore è aperto la luce spia è accesa grazie a una piccola corrente che può circolare attraverso la lampada a basso consumo! Mentre questa piccola corrente non genera problemi nel caso di lampade a incandescenza, nel caso delle lampade fluorescenti fa caricare, come al solito, lo starter che poi la farà lampeggiare. Nel caso in cui l'interruttore sia chiuso tutta la corrente passa attraverso di lui (per ovvi motivi di resistenza) e la spia quindi è spenta.

Ovviamente questo lampeggiamento è molto grave perché accorcia enormemente il tempo di vita delle lampade a basso consumo. Come ovviare a questi problemi? Nel caso dei deviatori l'effetto capacitivo può essere ridotto notevolmente usando corrugati non troppo risicati in modo che i fili non stiano troppo vicini tra loro. Oppure per eliminare il problema li si potrebbe far passare per due canaline separate ma è ovvio che questa soluzione non è né comoda né molto razionale dal punto di vista della progettazione dell'impianto. Un altro modo consiste nel creare un complicato schema in cui da due o più punti non si ha l'interruzione della sola fase ma sia della fase che del neutro. Infine si potrebbero usare dei relè. Anche queste ultime due alternative sono troppo complesse e/o costose. (Conviene usare un relè quando si hanno almeno 3 o 4 punti di accensione diversi).

La soluzione più semplice nel caso dei deviatori è usare un invertitore al posto di uno dei due deviatori di testa, collegandolo al neutro:

Schema elettrico di una lampada fluorescente accesa tramite un deviatore e un invertitore per eliminare il lampeggiamento

In questo modo la corrente "preferirà circolare" nel settore tra la linea e la fase che arrivano all'invertitore (è come un debolissimo corto circuito) anziché attraverso la lampada evitando così di caricarla.

Per quanto riguarda la lampada spia le soluzioni sono due. La prima possibilità è quella di lasciarla sempre accesa. Questa soluzione si realizza portando il neutro nella scatola dell'interruttore e collegandolo all'altro capo della lampadina. È utile quando la spia serve a segnalare al buio la presenza dell'interruttore.

Schema elettrico di una lampada fluorescente accesa tramite un interruttore dotato di spia. La spia è sempre accesa per eliminare il lampeggiamento

Se invece la spia serve per segnalare che l'interruttore è chiuso e quindi la lampada è accesa (immaginate un interruttore che accenda una lampada esterna alla casa e non facilmente visibile) allora questa è la soluzione:

Schema elettrico di una lampada fluorescente accesa tramite un interruttore dotato di spia. La spia si accende solo quando è accesa la lampada. In questo caso non c'è il lampeggiamento

In realtà una lampada fluorescente può lampeggiare anche se l'interruttore unipolare che l'accende è uno solo. È sufficiente infatti che il filo di fase che va dall'interruttore alla lampada sia in stretto contatto con un altro filo di fase alimentato. Questo caso capita più raramente ma può capitare. Il remedio è ovviamente quello di comprimere di meno i fili. Ricordate quindi che i fili di un impianto elettrico devono stare sempre abbastanza larghi, mai compressi tra loro! Questo permette un lievissimo risparmio e una maggiore sicurezza sia dal punto di vista elettrico che di surriscaldamento.

Questi argomenti ci hanno mostrato che anche un elettricista che si occupi solo di impianti domestici medio/piccoli, è bene che conosca almeno qualitativamente gli effetti dei campi variabili, magnetici ed elettrici (terza e quarta equazione di Maxwell).

Addendum del 13 novembre 2011. Il signor Bruno Sforzini mi ha scritto una gentile mail ringranziandomi di questa pagina e sostenendo inoltre che il lampeggiamento può avvenire anche in un'ulteriore configurazione: quella in cui la fase è mandata direttamente al reattore della lampada. Non riesco però a trovare alcuna spiegazione del perché. Inoltre nella mia abitazione l'energia elettrica è distribuita con il sistema concatenato (vedi paragrafo successivo), cioè entrambi i fili hanno una tensione rispetto a terra diversa da zero, e pertanto dovrei sempre osservare questo fenomeno, che invece non osservo. Se c'è qualcuno che sa dirimere la questione mi scriva una mail. Grazie.

Addendum del 26 marzo 2013. Un'altra soluzione trovata in rete per eliminare il lampeggiamento è quella di inserire un piccolo condensatore (per esempio 22 nF) in serie alla lampadina. Non ho capito perché.